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CONVIVENZA FINITA: È DOVUTO IL MANTENIMENTO?

Come tutti sanno, il matrimonio comporta per i coniugi il dovere reciproco di assistenza materiale e morale, al quale viene ricondotta la previsione del diritto al mantenimento, nei casi previsti dalla legge, nell'ipotesi di separazione o divorzio, in aggiunta a quanto previsto in linea generale dall'art. 433 cod. civ. in tema di alimenti.Esiste una previsione analoga nel caso di convivenze di fatto? Quando il rapporto di convivenza, magari durato anni, cessa, è giusto che il partner, che per ipotesi abbia sacrificato molto della propria vita professionale e non possa quindi facilmente rendersi autosufficiente, si trovi improvvisamente privo di entrate, senza...

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SUCCESSIONI: A CHI SPETTA IL TFR DEL DEFUNTO?

Una delle domande che più spesso si pone chi è alle prese, purtroppo, con un decesso, è quella relativa alla sorte del trattamento di fine rapporto spettante al defunto lavoratore dipendente. Si tratta di una questione che ha motivo di porsi soprattutto laddove alcuni degli eredi non rientrino fra gli stretti congiunti del defunto, oppure laddove quest'ultimo avesse un divorzio alle spalle.Venendo alla risposta al quesito, occorre distinguere, anzitutto, l'ipotesi in cui il tfr sia stato erogato prima della morte del lavoratore, da quella inversa. Nel primo caso, infatti, la somma è ormai entrata ad ogni effetto nel patrimonio ereditario,...

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SEPARAZIONE: SI PUÒ RINUNCIARE AL MANTENIMENTO?

Foto di LillyCantabile da PixabaySeparazione: si può rinunciare al mantenimento? - Una delle domande che più di frequente si pongono i coniugi in procinto di addivenire a separazione consensuale è se sia possibile la rinuncia "definitiva", per sempre, a qualsiasi diritto di mantenimento.È possibile, infatti, che al momento della separazione i coniugi abbiano redditi analoghi, nel bene o nel male, e che quindi vogliano evitare che in futuro un cambiamento della situazione economica dell'uno o dell'altro possa condurre ad una modifica delle condizioni della separazione.Orbene, la risposta al quesito, affatto banale, è, per così' dire, "ni". In linea generale, infatti,...

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Genitore negligente, si al risarcimento per il figlio

La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 14382/2019 torna su un argomento "classico", quello della risarcibilità del danno subito dal figlio in conseguenza della condotta negligente del genitore verso gli obblighi su di lui gravanti ex lege.Va rammentato, al riguardo, come, ai sensi dell'art. 315-bis cod. civ., i genitori siano tenuti a mantenere, educare, istruire e assistere moralmente la prole, rispettandone le capacità, le inclinazioni naturali e le aspirazioni. L'inadempimento di detti doveri, pertanto, integra una condotta illecita suscettibile di causare un danno, patrimoniale e non, al figlio, il quale può dunque legittimamente agire per il risarcimento di...

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SUCCESSIONI: COME RICOSTRUIRE I MOVIMENTI BANCARI DEL DEFUNTO

Capita spesso, all'indomani della perdita di un caro, che sorga la necessità di ricostruire i movimenti bancari e le operazioni compiute sul suo conto. Tale necessità può sorgere anche a distanza di tempo, ad esempio allo scopo di verificare se qualcuno degli eredi o dei soggetti cointestatari del conto abbia compiuto operazioni dopo l'apertura della successione. Le ragioni per fare ciò, possono essere le più varie, ma sostanzialmente tutte riconducibili alla necessità, da un lato, di fare in modo che tutti i legittimari ottengano ciò che la legge prescrive che essi abbiano, e dall'altro, di evitare che risorse rientranti nel...

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SEPARAZIONE: L’INFEDELTÀ NON CAUSA L’ADDEBITO, SE LA CRISI È PREESISTENTE

SEPARAZIONE DEI CONIUGI E INFEDELTÀ - La Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 11162/2019, ribadisce ancora una volta un principio pacifico e più volte esaminato, ma purtroppo spesso sottovalutato nelle domande di addebito della separazione coniugale. Ci si riferisce, più precisamente, al principio per il quale la violazione dei doveri coniugali, nel caso di specie quelli di fedeltà e coabitazione, non è di per sé sufficiente a giustificare l'addebito della separazione.La legge, infatti, e la giurisprudenza sul punto è costante, richiede, ai fini dell'addebito, che la violazione in parola debba avere efficacia causale rispetto alla genesi della crisi...

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CASSAZIONE: INSTALLARE UN SOFTWARE PER SPIARE LO SMARTPHONE DEL CONIUGE È REATO

Spiare lo smartphone del coniuge con un'applicazione software è reato - La Corte di Cassazione, con la recente sentenza n. 15071/2019, chiarisce come l'installazione di un software-spia sul cellulare del coniuge integri il delitto di cui all'art. 617-bis cod. pen. (installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche).Per la verità, la predetta norma punisce chi "installa apparecchi o strumenti" o parti di essi, non menzionando espressamente componenti software, quali ad esempio le sempre più diffuse applicazioni per smartphone.La Suprema Corte, tuttavia, ha chiarito come la categoria degli "strumenti" delineata dall'art. 617-bis cod....

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L’obbligo degli alimenti tra fratelli

La Cassazione chiarisce la portata dell'obbligo alimentare gravante tra fratelliLa Corte di Cassazione, con la recente ordinanza n. 1577/2019, fornisce lo spunto per chiarire se e quando sussista l'obbligo ex lege di prestare gli alimenti tra fratelli.L'obbligo di fornire gli alimenti è disciplinato, in linea generale, dagli artt. 433 e ss. cod. civ.. Esso trova giustificazione nel particolare rapporto intercorrente tra l'obbligato ed il beneficiario, di solito caratterizzato da un vincolo di parentela o affinità, ma anche derivante da atti negoziali, ed in particolare da una pregressa donazione.L'obbligo alimentare, in definitiva, trova il proprio fondamento in un dovere di solidarietà,...

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DECRETO INGIUNTIVO SU FATTURA NON PAGATA: È AMMESSO?

DECRETO INGIUNTIVO SU FATTURA NON PAGATA: COME OTTENERLO? È talvolta frequente, purtroppo, che all'emissione di una fattura per la vendita di beni o la fornitura di servizi non faccia seguito il pagamento concordato. In casi del genere, è possibile ottenere l'emissione di un ingiunzione di pagamento, oppure è necessario instaurare una causa ordinaria? Si deve precisare, al riguardo, come la differenza non sia di poco conto. L'emissione di un decreto ingiuntivo, infatti, richiede tempi brevissimi ed è potenzialmente idonea a consentire immediatamente l'esecuzione forzata, mentre un'azione ordinaria richiede, come noto, tempi ben più lunghi.Orbene, perché possa emettersi decreto ingiuntivo per il...

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CASSAZIONE: SE IL TURISTA NON PUÒ PARTIRE, IL CONTRATTO È SCIOLTO

CASSAZIONE: SE IL TURISTA NON PUÒ PIÙ PARTIRE, IL CONTRATTO È SCIOLTOCon la recente sentenza n. 18047/2018, la Suprema Corte interviene in materia di pacchetti turistici e sopravvenuta impossibilità di goderne da parte del turista, nel caso di specie per motivi di salute.La Cassazione chiarisce, al riguardo, come in presenza di un evento non prevedibile che renda impossibile per il turista partire e godere del pacchetto prenotato, il contratto si risolva. La Suprema Corte, più precisamente, ha ritenuto che la fattispecie in oggetto integri la risoluzione (cioè, in senso atecnico, lo scioglimento) del contratto per impossibilità sopravvenuta. Quest'ultima è disciplinata in...

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