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APPALTO: SI PUÒ MODIFICARE IL PREZZO PATTUITO?

APPALTO: SI PUÒ MODIFICARE IL PREZZO PATTUITO? - Principio generale, in materia di contratti, è quello per il quale il corrispettivo, una volta pattuito, è tendenzialmente immutabile, salvo che le parti si accordino al riguardo modificando l'originaria pattuizione. L'appalto, tuttavia, è un contratto ad esecuzione prolungata, vale a dire la cui esecuzione si prolunga nel tempo, realizzandosi l'interesse del committente solo con la ultimazione e la consegna dell'opera. Durante tale lasso di tempo possono verificarsi, anche per le caratteristiche intrinseche dell'appalto, imprevisti o sopraggiungere necessità prima ignote. Proprio la rilevanza dell'elemento temporale nell'appalto è alla base delle norme che consentono, in...

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SEPARAZIONE: QUANDO È AMMESSO L’AFFIDAMENTO ESCLUSIVO DEI FIGLI?

SEPARAZIONE: QUANDO È AMMESSO L'AFFIDAMENTO ESCLUSIVO DEI FIGLI?L'attuale formulazione dell'art. 337-quater cod. civ., introdotto con la riforma della filiazione del 2013, ammette l'affido esclusivo dei figli minori solo in via eccezionale, come extrema ratio. La norma riprende, d'altronde, il vecchio testo dell'abrogato art. 155-bis cod. civ., frutto della riforma operata con legge n. 54/2006. Il principio della residualità dell'affidamento esclusivo, in definitiva, è ormai acquisito nel nostro ordinamento da diverso tempo, e affonda le radici nella sopravvenuta sensibilità a che la separazione, ove possibile, non incida negativamente sul rapporto genitori-figli e sull'esercizio della responsabilità genitoriale. Ciò trova conferma nell'art. 337-ter cod....

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S.N.C.: LA SORTE DELLA QUOTA DEL SOCIO DEFUNTO

S.n.c.: la sorte della quota del socio defuntoNell'ipotesi di morte di uno dei soci di s.n.c. (società in nome collettivo), qual è la sorte della sua quota di partecipazione alla società?A fornire la risposta al quesito anzidetto è l'art. 2284 cod. civ., ai sensi del quale "Salva contraria disposizione del contratto sociale, in caso di morte di uno dei soci, gli altri devono liquidare la quota agli eredi, a meno che preferiscano sciogliere la società, ovvero continuarla con gli eredi stessi e questi vi acconsentano.".Orbene, l'art. 2284 cod. civ. contempla tre distinte alternative, due delle quali operanti solo in presenza...

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TELEFONATA REGISTRATA: È UNA PROVA LECITA?

UNA TELEFONATA REGISTRATA È UNA PROVA LECITA?Nell'ambito delle prove precostituite (cioè preesistenti al processo) un ruolo sempre maggiore stanno assumendo negli ultimi anni le registrazioni di telefonate, grazie alla sempre maggiore diffusione di smartphone e tablet.Orbene, registrazioni effettuate in tale maniera sono lecite ed utilizzabili come prove in un processo civile?La Cassazione si è occupata più volte della questione ammettendo l'utilizzabilità della telefonata registrata quale mezzo di prova, riconducendola alla previsione di cui all'art. 2712 cod. civ.. La Suprema Corte, infatti, ha chiarito la distinzione tra intercettazioni (illecite) e registrazioni (ammissibili). Le registrazioni, infatti, al contrario delle intercettazioni, sono effettuate...

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DEBITI CONDOMINIALI: LA RESPONSABILITÀ DEI SINGOLI CONDOMINI

DEBITI CONDOMINIALI: LA RESPONSABILITÀ DEI SINGOLI CONDOMINIQual è il regime della responsabilità dei singoli condomini per l'adempimento delle obbligazioni contratte nell'interesse del condominio? Il quesito ha dato luogo, in passato, ad un acceso dibattito giurisprudenziale.Occorre all'uopo distinguere tra il lato interno e quello esterno del rapporto obbligatorio. Sul piano interno, qualsiasi spesa condominiale viene ripartita proporzionalmente tra i condomini sulla base delle risultanze delle tabelle millesimali. Sul lato esterno, invece, potrebbero astrattamente prospettarsi due distinte ricostruzioni, con conseguenze assai diverse tra loro.Una prima soluzione sarebbe quella di ritenere le obbligazioni condominiali come aventi natura solidale; in altre parole, così facendo...

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SPESE LEGALI: CHI LE PAGA?

SPESE LEGALI: CHI LE PAGA? - E' spesso una delle prime domande che viene rivolta all'avvocato dal cliente quando venga prospettata la necessità o l'opportunità di avviare un giudizio. Ci si limita qui di seguito ad affrontare il tema della ripartizione delle spese legali in sede di processo civile.Una prima precisazione si rende necessaria. In realtà, nell'ambito delle generiche "spese legali" occorre distinguere fra le spese propriamente dette (ad es. per le notifiche, contributo unificato, copie, ecc.), che integrano dei costi fissi necessari per affrontare il processo, ed il compenso professionale dell'avvocato, regolato da apposite norme.Ciò detto, l'art. 91 c.p.c. sancisce l'operatività,...

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DEBITI DI GIOCO: VANNO PAGATI?

DEBITI DI GIOCO: VANNO PAGATI? - Il quesito trova immediata risposta, in linea generale, nel disposto dell'art. 1933 cod. civ., ai sensi del quale "Non compete azione per il pagamento di un debito di giuoco o di scommessa, anche se si tratta di giuoco o di scommessa non proibiti".La norma suesposta chiarisce, in sostanza, come la legge non riconosca alcuna azione al creditore per poter pretendere il pagamento del debito di gioco. Laddove il debitore si rifiutasse di adempiere, pertanto, il creditore non potrebbe agire in giudizio, e ove lo facesse sarebbe senz'altro soccombente.Quanto esposto si giustifica alla luce del...

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CHI PAGA I DEBITI EREDITARI?

La morte determina, di norma, la trasmissione in capo agli eredi di tutti i rapporti giuridici patrimoniali facenti capo al defunto (il cd. de cuius), ivi compresi i debiti ereditari. Gli eredi, infatti, in quanto successori a titolo universale, subentrano nella totalità dei rapporti giuridici patrimoniali del defunto, o in una loro quota astratta ideale (un terzo, un mezzo, ecc.). La successione degli eredi, pertanto, comprende tanto i rapporti attivi quanto quelli passivi. In prima battuta, in definitiva, deve concludersi che sono gli eredi a dover pagare i debiti ereditari. Ciò è confermato, d'altronde, dall'rt. 756 cod. civ., a norma del quale i...

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CONVIVENZE DI FATTO: QUALI DIRITTI SUCCESSORI?

CONVIVENZE DI FATTO E DIRITTI SUCCESSORI La legge n. 76/2016 ha introdotto, accanto alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, una disciplina dedicata alle “convivenze di fatto”, cioè quelle fra “persone maggiorenni unite da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile”. Requisito indispensabile affinché si applichi la disciplina in oggetto è che la convivenza sia “stabile”, cioè non occasionale o meramente momentanea. La legge fa riferimento, per l'accertamento della stabilità, ad apposita dichiarazione anagrafica, fermo restando che questa deve essere accompagnata...

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ACQUISTO DI APPARTAMENTO: CHI PAGA GLI ONERI CONDOMINIALI?

Nell'ipotesi di acquisto di un appartamento sito in un condominio, chi paga gli oneri condominiali pendenti?E quelli immediatamente successivi alla compravendita? Al fine di dare una risposta al quesito, occorre distinguere fra rapporti interni (cioè fra venditore e compratore) ed esterni (cioè fra creditore e singoli condomini). RAPPORTI INTERNI Nel lato interno, alienante ed acquirente sono liberi di regolare i loro rapporti liberamente. Ciò sta a significare che essi potrebbero prevedere, ad esempio, che gli oneri condominiali maturati e non ancora corrisposti siano a carico dell'uno o dell'altro, senza vincoli di sorta. E' quanto mai opportuno, evidentemente, che tali accordi siano espressamente pattuiti...

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