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ASSEGNO DI DIVORZIO: INTERVENGONO LE SEZIONI UNITE

ASSEGNO DI DIVORZIO: INTERVENGONO LE SEZIONI UNITE A poco più di un anno dalla storica pronuncia con la quale la Suprema Corte affermò come l'assegno di divorzio non fosse volto a garantire lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio (Cass. n. 11504/2017), la Corte di Cassazione, questa volta a Sezioni Unite, torna a pronunciarsi in materia al fine di dirimere la questione ed il relativo contrasto giurisprudenziale.Orbene, con la sentenza 11 luglio 2018, n.18287, le Sezioni Unite della Cassazione hanno fortemente mitigato quanto affermato dalla pronuncia del 2017, affermando come l'assegno divorzile abbia natura "assistenziale, compensativa e perequativa", e...

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SE L’EX CONIUGE PUÒ LAVORARE NON GLI SPETTA IL MANTENIMENTO

SE L'EX CONIUGE PUÒ LAVORARE, NON GLI SPETTA IL MANTENIMENTOÈ quanto sancito dalla Corte di Cassazione con la recente ordinanza n. 15166/2018. La pronuncia si pone nel solco dell'ormai consolidata giurisprudenza e ribadisce come il giudice, nel valutare se all'ex coniuge (nel caso di specie, il marito) spetti o meno il diritto all'assegno di mantenimento, debba tenere conto della sua potenziale capacità lavorativa. A tal fine, assumono rilievo anche le precedenti esperienze lavorative dell'interessato, laddove siano evidentemente in grado di consentirgli, con un sufficiente margine di probabilità, di trovare un impiego. Trattasi, in ogni caso, di valutazione da effettuarsi in...

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CONIUGI SEPARATI: I DIRITTI DEI NONNI

CONIUGI SEPARATI: I DIRITTI DEI NONNI  La riforma della filiazione ad opera del d. lgs. n. 154/2013 ha modificato, tra le altre cose, la disciplina dei rapporti tra i nonni (o meglio, in senso più ampio, tra gli ascendenti)  e i nipoti minorenni nel caso di separazione dei coniugi.A norma dell'attuale formulazione dell'art. 317-bis cod. civ., infatti, "Gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni." Ai sensi del secondo comma della medesima norma, peraltro, "L'ascendente al quale e' impedito l'esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i...

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SUCCESSIONI: I DIRITTI DEL CONIUGE DIVORZIATO

SUCCESSIONI: I DIRITTI DEL CONIUGE DIVORZIATO - Il divorzio determina l'estromissione da qualsiasi diritto sulla successione dell'ex coniuge? Il divorzio, al contrario della separazione, determina lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale. Per tale ragione, i diritti che la legge riconosce al coniuge separato e all'ex coniuge divorziato in materia di successioni sono assai diversi. Ciò, d'altronde, è immediatamente intuibile laddove si consideri come in tema di separazione si parli ancora di "coniugi" mentre una volta intervenuto il divorzio, i due ormai "ex coniugi" siano liberi di contrarre nuovamente matrimonio.Attesi gli effetti del divorzio, la legge non riserva all'ex coniuge divorziato gli stessi...

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SEPARAZIONE DEI CONIUGI: I VANTAGGI DELLA NEGOZIAZIONE ASSISTITA

SEPARAZIONE: I VANTAGGI DELLA NEGOZIAZIONE ASSISTITAUna separazione può essere assai impegnativa sotto diversi punti di vista, a partire da quello personale ed emotivo per finire con quello economico. Con l'entrata in vigore del d.l. n. 132/2014 è stato introdotto nell'ordinamento un innovativo strumento per giungere alla separazione dei coniugi (ma anche al divorzio), vale a dire quello della negoziazione assistita. Trattasi di strumento che si aggiunge a quelli classici della separazione consensuale e giudiziale nonché a quello altrettanto innovativo della separazione innanzi all'ufficiale dello stato civile.A norma dell'art. 6, d.l. n. 132/2014, i coniugi possono perfezionare una convenzione di negoziazione...

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ACCORDI PREMATRIMONIALI: LE NOVITA’ NEL DISEGNO DI LEGGE

Il disegno di legge n. 2669, attualmente all'esame della commissione Giustizia della Camera, si propone di infrangere un tabù da sempre vigente nell'ordinamento giuridico italiano, quello dell'ammissibilità degli accordi prematrimoniali. Tali accordi, nei Paesi anglosassoni, nei quali sono nati e risultano assai diffusi, integrano autentici contratti conclusi prima del matrimonio con i quali i prossimi sposi regolamentano i reciproci diritti ed obblighi in vista di una possibile separazione o di un divorzio. Nell'ordinamento giuridico italiano essi sono sempre stati reputati inammissibili, sulla base, anzitutto, dell'art. 160 cod. civ., ai sensi del quale “Gli sposi non possono derogare né ai diritti né ai...

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DIVORZIO, CASSAZIONE: L’ASSEGNO NON DEVE GARANTIRE IL TENORE DI VITA PRECEDENTE

DIVORZIO, CASSAZIONE: L'ASSEGNO NON DEVE GARANTIRE IL TENORE DI VITA PRECEDENTEStorica pronuncia della Corte di Cassazione, la quale, con la sentenza n. 11504/2017, ribalta quasi trent'anni di consolidata giurisprudenza in materia di riconoscimento e quantificazione dell'assegno di divorzio. La sentenza in commento può essere sintetizzata come segue: l'assegno di divorzio, se ne sussistono i presupposti, deve garantire l'autosufficienza economica ma non lo stesso tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, come è invece stato sostenuto per lungo tempo. A partire, infatti, dalle storiche sentenze delle Sezioni Unite nn. 11490 e 11492 del 1990 (che intervennero a dirimere un contrasto preesistente), la...

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EX CONIUGE E NUOVA FAMIGLIA DI FATTO: L’ASSEGNO DI MANTENIMENTO CESSA DEFINITIVAMENTE?

Divorzio, nuova famiglia di fatto e assegno di mantenimento - Si segnala qui un'interessante pronuncia del Tribunale di Foggia (ordinanza del 19/09/2016), la quale si pone nel solco dell'orientamento più recente della Corte di Cassazione in materia. Nel caso di specie, la ricorrente chiedeva la revoca dell'assegno divorzile cui era tenuta in favore dell'ex marito, adducendo a sostegno che lo stesso aveva intrapreso una stabile relazione di convivenza di fatto con altra partner. Il resistente eccepiva, chiedendo il rigetto della domanda, che la convivenza, ormai cessata, non aveva avuto i connotati della stabilità e della continuità. Giova precisare, al riguardo, come la Corte...

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SEPARAZIONE: A CHI SPETTA LA CASA FAMILIARE?

L'art. 337 – sexies cod. civ., di recente introduzione, disciplina la sorte della residenza familiare in sede di separazione giudiziale dei coniugi.A tal fine, la norma dispone come essa debba essere assegnata tenendo conto in via prioritaria dell'interesse dei figli (minori e maggiorenni non autosufficienti). Si pensi, a questo proposito, all'esigenza di permettere a questi ultimi di continuare a vivere nell'ambiente per loro consueto, in modo da evitare, auspicabilmente, una cesura con la situazione familiare e lo stile di vita antecedenti alla separazione. In quest'ottica, d'altronde, è bene rammentare come tutte le norme dettate nella materia in oggetto siano volte,...

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